di Luigi VAVALÀ -
Raccolgo volentieri l’invito di Piero Bevilacqua a riprendere e a riflettere in termini attuali sulla pratica dell’egemonia. Per chiarezza proseguo per punti condensati:
l’egemonia, per essere efficace deve allargarsi necessariamente alle relazioni inconsce e tradurle in visibilità; in questo compito potrebbe aiutare
da "Reblab.it", 4 ottobre 2017*
Esiste un indicatore infallibile dello stato di salute della sinistra italiana: è la discrepanza tra la complessità dei problemi storici che stiamo attraversando, dentro una transizione che pone l’umanità di fronte a interrogativi che toccano e trasformano il nostro destino (il
7 Gennaio, 2017
In
Antologia
Di
officina
di Francesco AQUECI –
Da Gramsci sappiamo che la grammatica è la semiotica dell’egemonia (Q 29, 3, 2346). Ma in che senso intendere questa indicazione? Un fatto grammaticale è l’aumento quantitativo dei foresterismi di origine inglese. Si tratta di spostamenti quasi sempre minimi, per cui si conclude che l’italiano
di Piero BEVILACQUA –
Officina dei saperi. Natura e individuo sono sotto attacco, solo una cultura che riscopra la vita nella sua complessità, che restituisca alla vita sulla Terra la perduta centralità può ridare alla sinistra un messaggio
da «il manifesto» del 19 febbraio 2016
Credo non sia inutile ritornare
di Ignazio MASULLI –
Neoliberismo. Alla logica neoliberista, all’alienazione del rapporto dell’uomo con la natura, dovrebbe rispondere un nuovo lavoro di cooperazione tra i saperi oggi divisi
da «il manifesto» del 29 gennaio 2016
L’articolo di Piero Bevilacqua sulla parcellizzazione dei saperi («il manifesto», 28 gennaio) offre un’analisi e una
di Tonino PERNA –
Intellettuali antiliberisti. Quando l’impegno era una religione laica e essere di sinistra una cosa naturale. Per ricomporre una comunità di pensiero contro la mercificazione c’è bisogno di un’Altraeconomia
da «il manifesto» del 4 febbraio 2016
La proposta di Piero Bevilacqua («il manifesto», 28 gennaio) pone non
di Piero BEVILACQUA –
Saperi. In assenza di un grande collettore politico prevalgono le specializzazioni, manca il dialogo tra i saperi e la frammentazione blocca le potenzialità del pensiero critico. Una parziale cartografia degli studiosi italiani di varie discipline
da «il manifesto» del 28 gennaio 2016
La mappa di studiosi